La leggenda del Castello di Luceri


 

La leggenda del Castello di Luceri

Non si sa dove nasca la leggenda del castello di Luceri , ma di tradizione orale in tradizione si è tramandata fino ai nostri giorni per riportarci ad un tempo lontano ..agli albori della storia…alle nostre radici .

Molto tempo fa un vecchio pastore di Colle Reciso usava raccontare ai pellegrini ed ai viandanti che si trovavano a passare vicino alla sua modesta casa, delle antiche storie, il vecchio raccontava di scorrerie di pirati e di grandi guerrieri che immolavano molte volte la loro vita per difendere la terra natia... le parole che uscivano stancamente dalla sua bocca erano colme di passione e di poesia, il vecchio alzava lentamente la testa e guardando in alto verso la fortezza di Luceri descriveva le terribili giornate dell’assedio di un castello di cui si potevano ammirare ancora i resti delle imponenti mura originarie. “L’assalto era avvenuto da parte di un'orda di barbari con a capo il sanguinario Barbarossa, poi... la fortezza era capitolata... gli uomini presi prigionieri o uccisi. Al crepuscolo i pirati si erano ritirati ed avevano ripreso il mare con il loro bottino di schiavi... Nella battaglia, quel giorno, era stato ucciso il nobile castellano della fortezza, l’uomo era padre di cinque figlie.

Le fanciulle dopo il tumulto della battaglia lo avevano cercato disperatamente a lungo e si erano spinte fino a mezza costa, poi giunta la stanchezza e forse la rassegnazione, decisero di fare ritorno all’interno di ciò che era rimasto del castello... Quando da lontano videro una barca corsara che improvvisamente aveva girato di bordo e si apprestava a tornare a terra... i pirati dopo qualche tempo iniziarono nuovamente a scalare la collina... le ragazze credettero di essere state avvistate e tentarono di mettersi in salvo... ma durante la fuga precipitosa la maggiore tenendole tutte per mano scivolò su uno scoglio cadde dall’alto delle rocce trascinando con se le sorelle.”

Il vecchio con gli occhi umidi con una ultima enfasi terminava così il suo racconto... Nelle sere lunari, quando la melopea del vento proveniente dal mare s’innalza... se prestate orecchio potrete udire anche voi il sommesso pianto delle fanciulle salire la ripida erta che porta lassù ai resti delle antiche mura di Luceri.

                                                                                                        Fabrizio Prianti




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